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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

TASSE E MANETTE CON IL NUOVO DECRETO FISCALE 2020

Con il nuovo anno chi ometterà di comunicare le proprie entrate all'erario rischia la galera e il sequestro dei beni. Il nuovo decreto fiscale è stato già messo per iscritto in Parlamento dal nuovo governo tasse e manette. Allora andiamo a vedere adesso cosa potrà cambiare da Gennaio 2020. Tanto per cominciare è stato innalzato il minimo della pena fino a 2 anni, e il massimo fino a 5 anni. In questo modo si fa scattare il carcere preventivo e così chi sarà imputato per reato tributario, verrà sbattuto in carcere subito. In poche parole quando il fisco si ritroverà un caso di omessa dichiarazione, invierà alla procura una segnalazione che visionerà il caso e chiederà al giudice di ordinare l'arresto del contribuente. A questo punto anche le banche si muoveranno chiedendo alla persona arrestata l'immediato ritiro dei finanziamenti, vedendosi così rovinata la reputazione. Il minimo di evasione, per essere punibile è di 50.000 €uro di imposta. E se uno presenta una

FINO A 8000 EURO DI MULTA SE SORPRESO A CIRCOLARE CON FERMO AMMINISTRATIVO

Oggi basta anche un piccolo debito per ritrovarsi un preavviso di Fermo Amministrativo sull'auto. Non hai pagato l'IMU o il Bollo Auto? Bene è probabile che ti abbiano iscritto un fermo amministrativo che può essere confuso con un fermo fiscale. E adesso vediamo le differenze. Un Fermo Amministrativo comporta per chiunque circoli col veicolo sottoposto al provvedimento, una multa che può arrivare fino a quasi 8000 €uro. Ma non solo, le persone alla guida rischiano la revoca della patente. Ma c'è un errore commesso dal legislatore nella riforma del codice della strada. L'articolo del codice infatti disciplina le conseguenze del Fermo Amministrativo "non fiscale"ma inteso come sanzione per le gravi violazioni del codice della strada. Ma per fortuna è uscita di recente una circolare del ministero dell'interno che prevede la non applicazione delle sanzioni previste per il Fermo Amministrativo al Fermo Fiscale. Infatti come già detto il Fermo Amminist

LE CARTELLE ESATTORIALI E LE MULTE NON ARRIVERANNO PIU' CON RACCOMANDATA MA VIA EMAIL

A partire da Gennaio 2020, lo stato inizierà a risparmiare anche per quanto riguarda l'invio delle cartelle esattoriali che non arriveranno più tramite raccomandata, ma via mail. Questo vale anche per le ingiunzioni di pagamenti Inps, multe, ecc. Tutto questo cambierà radicalmente le abitudini degli italiani. Dal prossimo anno infatti ogni cittadino potrà collegarsi a una nuova piattaforma della società PagoPa, dove avrà accesso al proprio "cassetto" per poter verificare la presenza di atti in giacenza. Ma come funzionerà questa notifica digitale?  Con questo sistema il contribuente verrà avvisato sia  con un sms sia via email per la presenza di atti in giacenza da ritirare entro una certa data senza il'obbligo di avere una Pec se non ha partita Iva. In questo modo si eviterà lunghe file in posta e alla casa comunale per ritirare la documentazione in giacenza. Tutto questo porterà al superamento di tutti quei difetti legati alla notifica che spesso vengono usat

LE 4 CONDIZIONI CHE NON PERMETTONO IL PIGNORAMENTO DELLA CASA

AeR non potrà pignorare la casa solo se si verificano insieme queste 4 condizioni: 1) L'abitazione è l'unica ( se infatti possiedo una prima casa poi una casa al mare o un terreno, la prima casa, non essendo l'unico immobile, sarà pignorabile); 2) Il contribuente ha la residenza nella casa ( quindi se non risiedi in quella casa, e magari la dai in affitto, sarà pignorabile); 3) Adibita ad uso abitativo (quindi se è adibita a uso ufficio sarà pignorabile); 4) La casa non sia di lusso ( ossia non sia accatastata come villa, categoria A/8, castello o palazzo di eminenti pregi artistici e storici, categoria A/9); Se non ricorrono tutte le condizioni appena descritte, AeR potrà procedere  con il pignoramento dell'immobile solo se:  Il debito verso il fisco è superiore a 120.000 €; Se è stata iscritta ipoteca; Se sono trascorsi più di 6 mesi dall'iscrizione dell'ipoteca. Ma fai attenzione perché se anche hai un debito superiore a 120.000€, e stan

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI

Spesso quando si sente parlare di Pignoramento, si sente parlare anche di minimo vitale. Si tratta in sostanza, di una somma che non può essere toccata in nessun modo dal creditore e che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari dell'individuo. Il minimo vitale però è previsto dalla legge solo ed esclusivamente per il Pignoramento della pensione, mentre non interessa gli stipendi che, tuttavia, possono essere aggrediti nel rispetto di altri importanti limiti. Per quanto riguarda le pensioni:  L'articolo 545 del codice di procedura civile, stabilisce l'impignorabilità per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. Tale somma per il 2018 è pari a 679,50 €uro (453+1/2). Il Pignoramento quindi può riguardare solo la parte eccedente tale somma, ma non per l'intero ma nei limiti del quinto. Per quanto riguarda lo stipendio: Per lo stipendio il minimo vitale non è previsto, ma, i lavoratori possono co

ANCHE LA PRIMA CASA E' PIGNORABILE

Devo darti una brutta notizia, ma ai sensi dell'art.76 del Dpr 602/73 non è vero che la prima casa non è pignorabile. Adesso vediamo perché: molte volte si fa confusione tra "Prima Casa" e "Unica Casa". E' solo in questo secondo caso e a certe condizioni, che la casa non è pignorabile: 1) La casa deve essere l'Unica 2) Il Contribuente deve avere la residenza nella casa 3) Deve essere adibita ad uso abitativo e non come ufficio 4) La casa non deve essere di lusso. Devono esserci tutte e Quattro le condizioni, altrimenti è Pignorabile, se: Il Debito verso il fisco per cui si procede è superiore ai 120.000 €uro-E' stata iscritta Ipoteca-Sono trascorsi più di 6 mesi dall'iscrizione dell'Ipoteca. Ultima condizione per AeR per procedere con il Pignoramento della casa è che il valore del bene immobile sia superiore ai 120.000 €uro. Per Sospendere il Pignoramento ai sensi dell'art.19 del Dpr 602/73 è possibile richiedere la sospensione del

ATTENZIONE: Scopri come cancellare l’ipoteca

Ebbene sì, hai capito bene:  cancellare l’ipoteca è possibile  ed  ecco  per te  alcune  preziose  informazioni  su  come  cancellare un’ipoteca e  uscire  da una  situazione   talvolta   difficile . I principali  profili  di  illegittimità  dell’iscrizione ipotecaria  riguardano  i  termini  e le  tempistiche  che l’ agente  della  riscossione   deve   rispettare  quando intende notificare un preavviso di iscrizione ipotecaria. Non voglio entrare troppo nel “tecnico”, rischierei di essere poco chiaro e non esserti davvero d’aiuto, tengo solo a dirti che esistono diverse tempistiche che l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve rispettare  per   non   trasformare   in   illegittima  l’iscrizione  ( o il preavviso d'iscrizione )  ipotecaria . I termini di 30, 60 e 90 giorni dalla ricezione dell’atto, del preavviso e dell’avviso sono solo alcuni che tu stesso puoi verificare. Leggi la data dei documenti e appura da solo anche questo ma non disperare, perché non è il sol