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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

CONTENZIOSO TRIBUTARIO

Questo è un procedimento al quale può ricorrere qualunque contribuente che ritiene che un atto emesso nei suoi confronti non sia legittimo, potrebbe trattarsi di una cartella di pagamento, di un avviso di accertamento o di liquidazione. Per dare il via al contenzioso tributario occorre rivolgersi alla commissione tributaria provinciale del territorio di riferimento per chiedere l'annullamento totale o parziale del debito.Per far si che il ricorso sia considerato valido, deve riportare l'indicazione dell'atto impugnato, dell'ufficio contro il quale si fa ricorso, l'oggetto della domanda, le ragioni per il quale il ricorso viene proposto, la commissione tributaria alla quale è diretto, il codice fiscale di chi sta facendo ricorso, il nome del legale rappresentante del ricorrente e dell'indirizzo di posta certificata. L'atto impugnato però con i suoi effetti giuridici non vengono sospesi con il ricorso.  Il contribuente ha però la possibilità di presentar

HAI ARRETRATI DEL CANONE RAI? CARTELLA NULLA SOTTO I 1000 EURO

La corte di Cassazione ha dichiarato la legittima applicazione, in materia di canone Rai non corrisposto con l'annullamento automatico per le cartelle di pagamento comprese tra il 1° Gennaio 2000 e il 31 Dicembre 2010. Questo è quanto stabilito dall'ordinanza 20 Giugno-5 Novembre 2019, n.28369 della sezione V-Tributaria. Questa norma che ha previsto la sanatoria per le cartelle di pagamento in materia di canone Rai, c'è già, ed è il decreto fiscale 2019 chiamato anche "Strappacartelle", dove il fisco cancella le mini cartelle di importo fino a mille euro, cancellando così i debiti arretrati. Ricapitolando, con una recentissima sentenza la Cassazione ha stabilito in via definitiva che la cartelle di pagamento per canone Rai con importo inferiore a mille euro rientra nella pace fiscale e nello stesso tempo ha decretato l'illegittimità del Fermo Amministrativo che era stato assegnato sui beni del debitore per i canoni non pagati. Ripetiamo ancora una volt

IN REGOLA SOLO UNA S.R.L SU QUATTRO

Solo una s.r.l. su quattro come dicevo si è dotata  degli organi di controllo necessari alla rilevazione della crisi d'impresa entro il termine del 16 Dicembre. Praticamente solo il 28% delle società è in regola e questo con una grande differenza tra nord e sud. Da segnalare che, delle 104 mila società che sono obbligate a dotarsi di organi di controllo, sono più o meno 3.800 quelle che potrebbero venire segnalate agli Organismi di Composizione della Crisi d'impresa nel 2020 per aver superato gli indici di allerta. L'analisi che è stata presentata, ha considerato queste 104 mila società che stando ai bilanci 2017 o 2018 che sono nel database Cerved hanno l'obbligo di nomina dell'organo di controllo, e precisamente le s.p.a come le  s.r.l che per 2 anni consecutivi hanno superato i 4 milioni di attivo o i 4 milioni di ricavi oppure i 20 dipendenti. Dal primo di Agosto gli organi di controllo dovranno segnalare lo stato di crisi agli Organismi di Composizion